OGNI 5 ANNI ME LA TIRO UN PO', SCUSATE...

In quasi 5 anni di blog credo di non aver mai parlato né del mio lavoro né dei miei studi.

Non mi piace tirarmela, però sono fiera dei risultati che ho raggiunto, facendomi un gran culo. E così ho pensato di scriverci un post.

Una botta di autostima e vanità ogni 5 anni si può avere!

Io ho avuto  la voglia, le capacità e la fortuna di studiare.

La voglia perchè puoi essere Einstein, ma se non rinunci alle uscite e alle altre attività per stare sui libri...non impari. Se non hai voglia di capire, di scoprire, di sviscerare, se non sei curioso non vai da nessuna parte.  E io se mi metto in testa una cosa arrivo in fondo, costi quel che costi.

Le capacità, perchè puoi avere tutta la voglia del mondo...ma se non hai mezzo neurone, non impari. Se impari a memoria, non vai da nessuna parte. E io quel mezzo neurone per fortuna ce l'ho.

La fortuna perchè i miei genitori mi hanno permesso di studiare, pagandomi gli studi fino al penultimo anno di università (Facoltà di Economia vecchio ordinamento). L'ultimo anno me lo sono pagata da sola perchè ho deciso di andare a lavorare prima di finire per non pesare sul bilancio famigliare.

I miei si erano un po' incazzati ai tempi, perchè volevano che mi concentrassi sugli studi, ma io volevo fare esperienza e così mi alzavo alle 6, alle 7 il treno e alle 8 ero in ufficio in centro a Torino. La sera arrivavo alle 19, facevo sport e studiavo. Così mi sono laureata (e non sono morta...).

In quel periodo ho anche insegnato al CEPU per qualche mese: Matematica, Ragioneria e Finanza.

Mentre finivo l'università e lavoravo full time, mi è venuto il pallino di fare un master post universitario, ma non avevo messo da parte abbastanza soldi e le rette costavano una follia: i 20 milioni dei primi anni 2000 erano come 20 mila euro di adesso!

Il giorno dopo la laurea ho trovato il bando di una borsa di studio per un Master del Politecnico di Milano di 12 mesi. Ho mandato la domanda, ho fatto la selezione e su oltre 2000 candidati mi hanno presa, con altri 20. E così, dopo essermi licenziata, a 25 anni ho fatto un anno di studio a Milano con un prestito d'onore perchè se la retta era pagata, vitto e alloggio no. E ho conseguito il primo Master con 105/110 e merito.

Grazie a quel master, sulle tecnologie ICT per sintetizzare, sono entrata prima in una azienda prestigiosa e poi nella mia attuale, dopo circa un annetto. 

Nel frattempo sono anche andata a convivere con mio Marito, che avevo conosciuto dopo il rientro da Milano, e poco dopo abbiamo comprato la prima casa.

Ma io avevo anche la passione per il marketing e dopo 5 anni di ICT volevo cambiare...

E proprio allora mi è arrivata per posta la pubblicità di un Master alla Facoltà di Economia di Torino in Marketing e Comunicazione. 

Serale per 18 mesi. 

MIO!

E così, a 30 anni, ho fatto il secondo master (che mi sono pagata), lavorando di giorno full time, frequentando di sera e studiando la notte e nei week end e ho finito con 110/110. Ho cambiato ente e sono diventata - dopo un anno e mezzo di lavoro come Marketing  Analyst a livello Europa - responsabile Marketing Italia per la mia azienda. 

Di sera, poi, ho collaborato per un po' con alcuni colleghi di corso a progetti di marketing e comunicazione per l'Unione Industriale di Torino e per la Facoltà di Economia stessa, oltre ad alcune altre realtà del torinese.

Eravamo in procinto di creare una nostra società, avevamo già diversi clienti e la sede, ma i fondi che servivano per la parte burocratica erano troppi e non siamo riusciti a fare il salto. Con il senno di poi, meno male vista la crisi di un paio di anni dopo.

I bimbi, che cercavamo, non arrivavano e in quel periodo mi sono dedicata anima e corpo al lavoro. Viaggiavo spessissimo, parlavo inglese e francese tutti i giorni. Prendevo aerei a orari improbabili, macinavo km in auto da sola. 

Anche mio Marito in quel periodo viaggiava spesso o addirittura era in trasferta lunga.

Quello è il periodo in cui, una volta, per vederci ci siamo dati appuntamento sotto la ruota panoramica a Vienna: lui arrivava dalla Cekia e io dalla Germania.

L'azienda mi aveva inserito nel gruppo delle risorse "core" (che fa figo) e così ho fatto un terzo master aziendale a Lione, tutto in lingua inglese, organizzato dalla Bocconi.

Pensavo di non riuscire a farne uno...e ne ho fatti tre.

Mi sono sposata e abbiamo comprato questa casa, il nostro sogno di una vita.

Poi, finalmente, sono arrivati i bimbi e il lavoro si è (l'ho) ridimensionato. Ovviamente, non posso più saltare da un aereo all'altro, ovviamente non posso  più lavorare 12/15 ore al giorno anche nel week end come facevo prima.

La mia posizione ora è - meno male - molto più statica perchè io i bimbi, anche lavorando, voglio vederli crescere e non abbandonarli per giorni e giorni.

C'è chi per i figli smette di lavorare. Io ho dimezzato le ore di lavoro e ora ne faccio "solo" 8 e solo in settimana.

Per fortuna il lavoro che faccio ora mi piace molto. Posso mettere a frutto tutte le precedenti competenze: ICT, programmazione, analisi, marketing, ricerche, analisi, economia....proprio tutto!

Io adoro lavorare con i numeri. Il numero è organizzazione, è incastro perfetto. Il numero è numero e di lì non scappi. Ma un numero è anche fantasia: cosa vuol dire? Perchè è proprio quel valore? Da cosa è determinato? Come posso farlo cambiare a mio favore?

Che siano soldi, aziende, prodotti... Adoro analizzare, sviscerare, capire... e adoro mettere in piedi quelli che ormai tutti chiamano i "triturini" di Giorgia, dei sistemi in Excel con programmazione in visual basic che, dati una serie di dati, producono analisi automatizzate ad hoc.

Ultimamente, tra le altre duemila cose che faccio, mi è stato chiesto di analizzare e relazionare i bilanci di circa 200 aziende per 3 anni, per 7 competitor e di confrontare e analizzare i risultati.

Di solito queste analisi venivano fatte prendendo solo alcuni valori di bilancio, ricopiati A MANO in alcune tabelle di calcolo e nell'analisi di alcuni indici.

MA SIAMO FUORI?

A MANO?

NEL 2015 DEVO FARE DATA ENTRY?

Di 4 DATI IN CROCE?

Ho fatto un triturino che, salvando i file rinominati in un certo modo in una cartella determinata, si "puppa" tutti i dati di bilancio e li fa confluire in un file di analisi - creato ad hoc per le nostre esigenze - per ogni competitor, crea un bilancio medio per ognuno (da cui posso o meno escludere alcune società o solo alcuni anni di quelle società) e una serie di grafici e analisi.

I dati confluiscono poi in un secondo file che mette a confronto i dati dei 7 competitor con una serie di analisi, sempre ad hoc.

Il tutto confluisce in una presentazione power point che pesca dai vari file e permette di avere una presentazione aggiornata in tempo reale.

Ovviamente la creazione del "mostro" mi ha preso un po' di tempo, ma il prossimo anno mi basterà scaricare i bilanci nel formato standard e salvarli nella cartella...

La parte manuale se la farà il triturino e a me resterà la parte figa della cosa: capire!

Questo è uno dei tanti che ho fatto. Sono un po' i miei "bambini", le mie "creature" a cui spesso do un nome.

Anni fa ne avevo fatto uno per ICT in cui rispondendo a poche semplici domande preimpostate (che seguivano una metodologia internazionale) veniva calcolato il livello di sicurezza dei sistemi informatici che venivano messi in piedi, la soluzione di sicurezza ottimale e il rischio che si otteneva se non veniva implementata.

Ecco, detto tutto questo ora sembro un po' invasata...ma per fortuna quando lavoro mi diverto e sono anche discretamente brava.

Magari il mio lavoro può sembrare noioso o "pesante" ma non è così: uso il cervello e devo pensare, capire...e su quello che tiro fuori io vengono prese delle decisioni quindi non posso permettermi di sbagliare!

E da qui scaturisce la mia quasi ossessione per la precisione e l'organizzazione. E' proprio un mio modo di approcciare le cose e forse per questo che non trovo pesante farlo sul lavoro.

Ed è per questo che sono una grande cagacazzo e finché non capisco una cosa batto e ribatto sopra.... finché tutto non torna, finché non ci sono correlazioni, causa ed effetto ben chiari, sono un martello.

Una rompigcoglioni, ma a volte paga.

Certo, viaggiare mi manca tantissimo, il mio livello di inglese e francese è sceso sotto le scarpe (e pure meno), la posizione di responsabilità che avevo prima - ero una prima linea dell'Amministratore Delegato Italia - era stimolante e gratificante, ma per fortuna faccio un lavoro che mi piace e posso godermi i bimbi. Tanto lo stipendio a fine mese è lo stesso perchè non mi venivano pagati gli straordinari...

Ecco, questo è quello che ho fatto negli ultimi 15 anni...e rileggendo mi stupisco da sola di quante cose ho fatto.

Questi sono i motivi per cui sono fiera di me.

Mi resta ancora il cruccio di non aver aperto un'azienda mia...ma ho "solo" 40 anni per cui ho ancora ampio margine di manovra.

Questa sono io studentessa e lavoratrice, visto che qui sono più la Giorgia mamma/moglie, ora ho scritto anche altro di me.

Ora per altri 5 anni non me la tiro più e torno a parlare delle mie sfighe e delle influenze dei bimbi :-)

Buon week end!