Pensieri e Parole di una di una Mamma (bis) Principiante

martedì 30 settembre 2014

LA TROTTOLA

E niente, questo periodo mi sento una trottola.

Cambi, ricalcoli, aggiunte...ma sto gestendo bene. 
Finchè non collasso, almeno.

Domenica mattina è venuto mio fratello con i bimbi ad aggiustare il cancello. Il lavoro doveva essere di una mezz'ora, poi saremmo dovuti andare a vedere lo spettacolo dei motociclisti. Lui e mio Marito hanno lavorato 4 ore... Così io sono rimasta in casa con i bimbi, per la felicità dei miei piccoli che erano entusiasti di avere i cuginetti.

Diciamo che la prima ora ho fatto un po' di fatica a tenerli. Purtroppo, i miei nipoti sono sempre stati lasciati un po' allo stato brado dalla madre, quindi il concetto di "regola base" è un po' sconosciuto. Da quando sono di più sotto la gestione di mia mamma la situazione è notevolmente migliorata, ma tanto lavoro resta da fare.

Quando sono arrivati, io stavo spiantando i bulbi delle calle per piantarli un po' più distanti. Mi mancavano 10-15 minuti di lavoro, così ho detto ai bimbi: giocate in salone. Mi raccomando, potete giocare con TUTTO, al regola è che i giochi che non servono più si ritirano.


Ero fuori, ma con la porta aperta e a 10 metri fisici da loro li sentivo ridere, quindi ero tranquilla. Quando sono rientrata, per poco non mi prende un caccolone! Il baule vuoto, i giochi sparsi per terra, le scatole dei puzzle schiacciate con i piedi e tutti i pezzi buttati in giro. Tutti i giochi delle ceste infilati nella tenda dell'IKEA...e non un centimetro libero sul pavimento.

Loro che saltavano da un divano all'altro. 

Quando i bimbi giocano, c'è disordine. E' sano. E' fisiologico. Ma quello non era il risultato del gioco, quello era vandalismo! Senza rispetto, tanto per vedere cosa c'è, il prima possibile.

NO! NON VA BENE! 

Ho intimato loro di ritirare. Subito, non mi hanno ascoltata, facendosi forza l'un l'altro. Dopo un po' di urla, Giulia e Lele hanno capito che marcava male e Giulia ha iniziato a dire "Ascoltate mia mamma, che ha ragione!".

Hanno cominciato a ritirare un po', ma nemmeno io sapevo da dove partire... così li ho fatti sedere sul divano, intimando loro di non toccare nemmeno un gioco per punizione. In pista c'era già un DVD così sono rimasti fermi durante la mezz'ora (!!!) che ci ho messo a ritirare di nuovo tutto.

Poi li ho sgridati, con voce calma e ferma. Gli ho detto "Adesso per punizione non toccate più nemmeno un gioco fino a pranzo".

Mio nipote ha preso una palla gonfiabile da mare in mano, ridendo, guardandomi con aria di sfida.
"Ti ho detto di posarla! Non vi meritate nemmeno un gioco!"
Gli altri ridevano, guardando la scena per vedere chi avrebbe vinto il braccio di ferro (e chi sarebbe stato il capo branco).
"Posala. Qui ci sono delle regole. Si ritirano i giochi che si usano e le cose si trattano con rispetto!"
Lui me l'ha tirata addosso.
Poi mi ha guardata, come dire "E adesso che fai? Io ho fatto come voglio"

In un secondo ho pensato che se mi fossi fatta "battere" in quel momento, avrei perso l'autorità. 

Ho deciso per il sacrificio. 
Della palla. 

Ho alzato un piede e, senza proferire verbo, ho calato il mio 40 sulla palla, con tutta la forza che avevo, sperando di non fare una figuraccia con la palla che schizzava via, intatta.

Invece lei è scoppiata. 
Un bel botto.
Si sono zittiti tutti e 4.
Ho lasciato passare qualche secondo, guardando tutti negli occhi.

Con voce ferma, ho sentenziato:

"Qui ci sono delle regole. Anzi, c'è U.N.A. sola regola da rispettare. Potete giocare con che cosa volete, ma i giochi si trattano con rispetto. La casa si tratta con rispetto. Le persone si trattano con rispetto. Quello che non si usa più si ritira. O fa la fine della palla"

Ho girato sui tacchi e me ne sono andata.

Sono rimasti tutti muti. Da quel sono stati degli angeli. Prendevano i giochi e giocavano bene, poi li ributtavano nelle ceste e ne prendevano altri. Quando è stato il momento di mangiare, gli ho detto di andarsi a lavare le mani e si sono messi in fila, senza fare una goccia per terra. A tavola sono stati composti e hanno mangiato tranquilli. 

Ovviamente, li ho lodati per come si stavano comportando e abbiamo riso e giocato come se nulla fosse accaduto al mattino.

Ho preparato loro milanese e patatine perchè tutti e 4 le adorano. La pasta al sugo, frutta e yogurt. Prima di scendere da tavola hanno chiesto il permesso. Mio nipote mi ha anche chiesto se volevo una mano per pulire! 

Mio fratello era sconcertato da quanto sono stati bravi.

Nel pomeriggio mio nipote (5 anni) si è avvicinato e mi ha detto:

"Ma zia, perchè a casa tua ci sono le regole?"

"Vedi, se tu non rompi i giocattoli e quando hai finito di giocare li rimetti a posto, quando poi li vuoi sono belli aggiustati e non devi cercarli. Non è meglio così?"

"Si, zia, hai proprio ragione"

"La zia vi lascia fare tutto, vi lascia giocare con tutti i giochi che ci sono. Ha solo chiesto una cosa, in cambio. E' stato così difficile rispettarla?"

"No, zia. Mi sono divertito lo stesso"

"Anche la zia è contenta di avervi qui e potete venire tutte le volte che volete. Con una sola regola rispettata siamo tutti felici, anche il papà che sa che vi siete comportati bene. Hai visto com'era contento? Con un piccolo sforzo"

Certo, comunque hanno fatto casino e c'erano pezzi di lego sparsi, macchinine sul pavimento...ma erano i segni di un gioco sano non di una furia devastatrice a sfregio.

Quando mio fratello è andato via, siamo usciti. Siamo passati a salutare i miei suoceri che erano appena tornati da mare e non vedevano i bimbi da un mese, poi siamo andati all'IKEA per alcune commissioni veloci. I bimbi non avevano dormito nel pomeriggio, così abbiamo pensato di portarli al Mac Donald di modo che, se si fossero addormentati in auto al ritorno, non sarebbero andati a letto a digiuno...la domenica non è stata proprio all'insegna del cibo sano. 

E va beh.

Al Mac i bimbi hanno sclerato. Erano stanchissimi e abbiamo dovuto ingollare la cena e riportarli subito a casa. Si sono addormentati quasi subito, verso le 22, per svegliarsi poi nell'ordine: Giulia da mezzanotte alle 2.00 e Lele dalle 2.30 alle 6.00 per i crampi ai piedini.

Sono arrivata al lavoro in versione zombie. Sfatta. Purtroppo devo consegnare le due famose analisi e oltre a quel carico di lavoro mi sono arrivate altre due tegole da gestire. 

Alle 15.30 ero con il cervello in pappa così ho deciso di usare le ore di permesso accumulate nel mese (ne posso usare fino a 3,5 degli straordinari fatti) e sono uscita un'ora prima. Tanto stavo facendo solo casino.

Sono andata a casa, mi sono cambiata e sono andata a correre una mezz'ora. Ho fatto la doccia e sono andata a prendere i bimbi, un po' più scarica mentalmente, ma molto molto stanca.

La serata è andata benissimo. Ho preparato cena, abbiamo cenato e poi ho fatto il bagno ai bimbi, con tanto di trattamento pidocchi. Ho deciso che lo farò una volta a settimana, finchè "girano", anche se loro non li hanno. Ho trovato un buon prodotto, facile da applicare e loro sono contenti di farsi venti minuti di giochi acquatici.

Stanotte hanno dormito. Per fortuna o sarei collassata.

Domani Giulia inizia danza e non vedo l'ora di vederla. Lei non vede l'ora di andare, me lo sta chiedendo ogni giorno. 

Il mercoledì è il giorno del dentista e devo trovare il modo di essere in due posti nello stesso momento...troverò una soluzione anche a questo!

Nel frattempo oggi devo riuscire ad andare ad incollare il provvisorio che si è staccato, fare i calcoli della TASI (e pagarla), fare i bonifici per asilo e nido, stirare, i conti di casa... poi voglio fare le carte di identità dei bambini perchè quella di Giulia è scaduta e Lele non ce l'ha, l'ISEE...e altre mille cose, MIIIIIIII!!!

Ma non voglio più prendere le cose con ansia, tanto non faccio sicuramente meglio. Poi mi aspettano due/tre bei week end tra amici e voglio godermeli al 100% senza ansia.

Il resto lo farò. Finita pausa caffè, mi ributto nel lavoro.

KEEP CALM AND DO ALL!

________________________

PS: Aneddoto carino che ho raccontato su Facebook, durante il ritorno a casa di domenica sera:


VITA DA MAMMA. 

Alla duecentesima volta che canto in macchina la stessa canzone, decido di registrarla con lo smartphone. Le prime dieci ripetizioni vanno bene, poi Giulia ha un dubbio.... "mamma sei davvero tu che canti?" 
Metto in pausa, mi volto verso il sedile posteriore e, con la faccia da poker migliore che ho, dico "ma certo, guarda!" 
Premo play e canto un pezzo in playback, poi mi volto..... Giusto in tempo per vedere mio marito viola per non ridere....












13 commenti:

  1. Ancora nel 2014 l'educazione dei figli è sempre un affare da donne.. La madre li lascia senza regole base ma con la gestione della nonna le cose sono migliorate. È il padre...?
    Non è un appunto a te, o alla tua famiglia.. Anche a me capita che quando dicono "certo che il tuo bimbo è proprio educato, brava" ignorino completamente mio marito che pure è partecipe è responsabile dell'educazione del figlio quanto me.
    Che tristezza però..

    Sara

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    1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    2. Si, ho capito cosa vuoi dire e sono perfettamente d'accordo. Mio Marito ed io siamo pari partecipi nell'educazione dei figli e, soprattutto, siamo coesi. Passano più tempo con me ma le regole sono le stesse anche quando stanno con lui. In questo specifico caso (e non voglio giustificare nessuno), mio fratello esce di casa alle 7 del mattino e rientra alle 8 o alle 9 la sera. Li vedeva in settimana per mezz'ora la sera, un po' di più nel we. Lei è a casa tutto il giorno e i bimbi sono sempre con lei quindi è lei che deve dare le regole base di educazione e convivenza. Ora, dopo la separazione, mio fratello è a casa dei miei (appartamenti diversi ma stessa casa) e i bimbi stanno di più con mio fratello e con mia mamma. Purtroppo non è una situazione facile, la loro. In quel nano secondo in cui ho deciso come agire, mi è anche passato per la testa di non fare niente...vista la situazione già del cavolo che devono subire. Poi ho deciso per la regola. Insomma, non li ho maltrattati, gli ho fatto fare cosa volevano, ma nel rispetto della mia autorità. Questa volta era per un gioco non posato, ma nel caso li tenessi più spesso e dovessi seguirli per la scuola per esempio? Li non si sgarra. E' stato un gesto molto forte, che mi ha lasciata scossa. Immagino loro. Ho sentito mia mamma stasera al ritorno, mi ha detto che mio nipote le ha detto che è stato benissimo dalla zia. Ecco, forse non ho proprio sbagliato. Non mi voglio sostituire nè alla mamma né al papà, ma ho fatto la zia.

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  2. Sulla questione del riordino, io faccio molta fatica nel senso che a volte provano a riordinare (ovviamente il più grande perché la piccola ancora non ne ha idea) ma mettono forse più a soqquadro di prima, e comunque sono eccezioni, il più delle volte non lo fanno e credimi le ho provate tutte. Ovviamente mi trovo a correr dietro al loro disordine perché la casa sottosopra non la posso proprio vedere e ci sono giornate che sto in continuazione a rimettere a posto giochi.

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    1. Ovvio, non mettono a posto perfettamente (anzi proprio per niente), ma a me interessa il gesto, il fatto che no diano per scontato che c'è la mamma dietro. Il disordine del gioco sano no mi da fastidio (poi lo metto comunque a posto), ma detesto il disordine "tanto per" dove il gioco è fare casino. Quello proprio no. Non ho tempo di gestire nemmeno le cose normali, figuriamoci atti di vandalismo infantile! E quando non vogliono ritirare...prendo un sacco della spazzatura e butto dentro, dicendo che i giochi in disordine verranno buttati...partono a razzo!

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  3. cOMPLIMENTO PER LA FERMEZZA!!!Spero quando sarà il momento di riuscire pure io ed essere credibile!!
    Ai bimbi ho sempre pensato che le regole facciano bene poche semplici chiare e soprattutto rispettate!!

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    1. Io parlo per la mia esperienza. Quando i miei bimbi sono senza regole o vengono lasciati liberi di fare tutto quello che vogliono, vanno in confusione e svaccano. Non li primo di niente, non li tengo bloccati sul divano a guardare la TV solo per non farli sporcare. Disegnano, giocano, usano pongo, tempere...insomma fanno tutto, ma nel limite del rispetto dello spazio, delle cose, delle persone perchè noi facciamo tanti sacrifici per dare a loro tutto quello che possiamo (nei limiti ovviamente) e devono rispettare il nostro lavoro e il nostro amore. Non so se sono riuscita a spiegarmi. Io non mi ritengo una mamma perfetta o super, ma cerco di riproporre il modello che mi è stato passato dai miei genitori, con i ritocchi opportuni, adattato ad ogni bimbo. Farò errori, ma cerco di perseguire la coerenza di comportamento anche se a volte piangerei io per non farli piangere....

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  4. Complimenti per la fermezza e la coerenza che dimostri. E' una dota che con mia figlia io non riesco ad usare, pur usandola tutti i giorni in classe. Paradossalmente sono un insegnante migliore di quanto non sia come madre, almeno a livello di autorevolezza.
    Solo un appunto: non fare il trattamento pidocchi se non li hanno davvero. A scuola è venuto a parlarci un dottore, spiegando che non esistono trattamenti preventivi: gli unici trattamenti sono quelli per la cura del pidocchio. I farmacisti che dicono il contrario mentono. Fare i trattamento dei pidocchi senza averli è uno spreco di denaro e, soprattutto, alla lunga danneggia la cute dei capelli, quindi eviterei.
    Carla

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    1. E' difficile, non sempre ci riesco. A volte sono stanca, a volte dispiaciuta perchè dopo che non li vedo tutto il giorno devo pure sgridarli. Ma cerco di essere il più possibile coerente con le mie linee guida, senza essere talebana. Tu sei una mamma, indipendentemente dal lavoro che fai. Il coinvolgimento emotivo che hai è diverso con i bambini!
      Lo so che non dovrei farglielo sempre, ma ora stanno girando i pidocchi all'asilo e il rischio è davvero altissimo. Nel momento in cui le maestre mi diranno che il contagio è passato, metterò solo il tea tree oil (puzza tanto che credo faccia schifo pure ai pidocchi....). Pare che ci siano un po' di bimbi pieni in questo periodo (e sono proprio quelli che non fanno nemmeno il trattamento quando li hanno...). Al momento l'ho fatto due volte a distanza di dieci giorni. Cerco di non esagerare, li controllo e spero passi...

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    2. Avevo capito male: pensavo glielo facessi sovente a scopo puramente preventivo. In ogni caso ricorda che i pidocchi, al di là dei logori luoghi comuni, vanno sui capelli puliti. A scuola ho visto madri lavare i capelli ai figli così vigorosamente da fargli prudere la testa, nella convinzione che più i bambini sono puliti più i pidocchi gireranno alla larga: per questo si offendono terribilmente quando li chiamiamo per dire loro che i bambini hanno i pidotti, sono convinti che li accusiamo di avere figli sporchi o di vivere in terribili condizioni igieniche. E non serve provare a spiegargli la verità! Carla

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  5. Sei stata bravissima , davvero !
    Sono d'accordo con le regole è pura educazione , spero di essere in grado di insegnarle alla mia piccolina ...

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  6. Ciao una curiosità, ma se incinta?? :) sul lato della pagina c'è una "Stellina" in arrivo :))

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    1. NO! NO! E' il conteggio delle settimane per la mia amica, quella che aveva fatto l'inseminazione ed è andata bene! Da un lato mi piacerebbe, dall'altro Dio benedica i metodi contraccettivi :-)

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