Pensieri e Parole di una di una Mamma (bis) Principiante

sabato 24 ottobre 2015

PROGRAMMI SPROGRAMMATI E COMMEDIE

Meno male che mi sono diplomata come ragioniere programmatore.
Perchè io programmo, programmo...e i miei programmi si sprogrammano alla velocità di un clic.

La pizzata di due week end fa era stata spostata a oggi pomeriggio. Nemmeno il tempo di confermare, che l'impegno è già saltato.

Sabato scorso mio Marito è andato a vedere un mobile usato per la taverna, della stessa linea e marca dei nostri del salone. Un po' più vissuto esteticamente rispetto ai nostri, ma di buona struttura e ottimo prezzo. Per la parete di fondo della taverna è perfetto, soprattutto perchè vorrei sistemare tutti gli attrezzi da cucina sopra e portare sotto la miriade di piatti e bicchieri che ho su.

Oggi i venditori ci chiamano e ci dicono che verranno a consegnarlo stasera all'ora di cena. Ecco, perfetto. Così ho avvisato la mia amica e abbiamo rischedulato la pizzata per il prossimo week end... che secondo me non ci crede più nemmeno più lei. Meno male che mi conosce!

Io però....vorrei vedere degli adulti almeno una volta a settimana.
Mio Marito sta facendo sempre tardi la sera e spesso lavora dopo cena così gli unici adulti con cui riesco a dire due parole (proprio due) sono mia mamma al telefono e tata K quando lascia i bimbi e a volte si ferma per il caffè. 

Ah no, dimenticavo le persone che incontro quando vado a fare visite e controlli! Secondo me molti anziani vanno dal dottore solo perchè è divertente stare in sala d'attesa....

Questa settimana ho assistito ad una scena mitica che, presa dagli esiti della visita dal dottor Aggiustatutto, non ho raccontato.

Due "ragazze" sui 40 anni parlavano tra loro sedute vicino a me. Due tipi da sbarco, della serie ho 40 anni ma non li sento e l'animalier style è nel mio DNA. Quelle un po' minchia Sabbri, che non so davvero da dove siano sbucate. Una bionda Barbie con i capelli stopposi, l'altra con i capelli neri lunghi fino alla vita. Entrambe unghie da velociraptor.

La Nera raccontava alla Bionda, con tipico accento da "Minchia Sabbri, cioè capisci, cioè non esiste proprio..." di essere rimasta ad abitare in provincia per stare vicino ai genitori. 

Dal racconto viene fuori che ha due figli grandicelli, sui 15 e 17 anni e che si è separata. Viene anche fuori che i genitori le hanno sempre dato una mano a guardare i bambini e che lei è rimasta vicino a loro perchè "sai con i bimbi piccoli i genitori sono importanti, per non mandarli al nido...e poi prenderli dopo l'asilo...". E viene fuori che il fratello, invece, si è trasferito a Torino anni fa. Li si è poi sposato e abita con la moglie e i figli di poco più piccoli. Sui 6-9 anni.

La Nera si lamentava che, visto che ora i genitori non stanno bene, tocca a lei fare la maggior parte delle cose (e ora non lavora mi pare di aver capito):

"E non è giusto, solo perchè io sono vicina devo fare tutto...."
"E non è giusto, dovremmo fare a metà..."
"E allora mi merito una parte maggiore dell'eredità...."

Ad un certo punto una nonnina, con tipico accento piemontese, marcatissimo, e una parlata lenta e cadenzata (immaginatevi la Littizzetto per capirci), le dice:

"Signora, anzi signorina perchè adesso è di nuovo signorina, ci pare di aver capito...quando lei aveva bisogno è rimasta vicino ai genitori che l'hanno aiutata e suo fratello si sarà arrangiato perchè è distante. Adesso che hanno bisogno loro, lei ha preso di più prima e lei deve restituire il favore. Per andare a pari. Poi l'eredità va metà per uno...sperando che i suoi genitori non sentano che già divide prima che siano morti...."

L'ha sdraiata!

Nella saletta è sceso il gelo, ma gli sguardi si sono abbassati tutti, per non riderle in faccia. Meno male che ero di fianco e non hanno visto la mia faccia.

Pure la Bionda ha uscito un "E c'ha raGGione pure la signora...."

La Nera ha solo bofonchiato "Eh si, so solo che ora tocca sempre a me!"

Giuro che mi sarei alzata e sarei andata a stringere la mano alla signora. 

I figli non devono, ovviamente, occuparsi dei genitori solo se hanno ricevuto. Non è e non può essere uno scambio alla pari. Non può esserlo, perchè un figlio non potrà fare per un genitore quello che un genitore ha fatto per un figlio.

Però se un figlio ha ricevuto aiuto e supporto maggiore rispetto ad un altro, credo che moralmente debba sentirsi maggiormente obbligato verso il genitore che l'ha favorito.

Io non mi troverò in questa situazione perchè i miei hanno sempre fatto per noi tre in pari misura, ma se per esempio avessero guardato i miei bimbi tutti i giorni e quelli di mio fratello no perchè magari avevano la mamma a casa, mi sentirei più "obbligata" perchè per me hanno fatto di più.

Non so se riesco a spiegarmi. 

Non voglio dire che tutto deve essere messo su una bilancia e l'ago deve restare in equilibrio, sto solo dicendo che mi sembrerebbe giusto spendermi di più per loro come loro lo hanno fatto per me magari a discapito di un altro figlio perchè in quel momento ero io ad avere maggiormente bisogno.

Poi l'eredità è un discorso a parte.

Comunque, non volevo fare filosofia. Volevo raccontare la scenetta che è stata davvero comica!

Vado che Giulia si è svegliata e mio Marito, che doveva far addormentare i bimbi, ha prima provato su sé stesso gli effetti delle fiabe sonore...restando secco.
  

7 commenti:

  1. A me però queste cose fanno tristezza...mi spiego, la signora ha fatto benissimo direi! Credo abbia solo detto cio che tutti voi pensavate eh, se mia figlia parlasse così di me...la vedrei come una sconfitta in un certo senso, cioè per me se un genitore ha bisogno è chiaro che si da una mano come e quando e quanto si può...se il fratello vive a Torino che fa si teletrasporta? Cioè a me fa tristezza la cosa del dire mi hanno aiutato di più quindi devo aiutare di più...non la vedo così, poi dipende dal problema del genitore ma penso che è deprimente stare a guardare cosa fa il fratello, sei tu vicina? Aiutali, non sono mica estranei, voglio dire che non dovrebbe essere una cosa che pesa ma una cosa normale, ecco...come per un genitore è normale aiutare un figlio che ha bisogno, come e quanto si può...spero di essermi spiegata bene!

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    1. I genitori sono genitori e ogni figlio deve fare il massimo che può. Quello che volevo dire è che prima la vicinanza ti faceva comodo e ora ti lamenti? Loro ti hanno aiutata, minimo hai un motivo in più per esserci tu ora : perché sei figlia e per gratitudine. Ma poi mi ha dato fastidio proprio il tipi di persona. Era spocchiosa a prescindere.... E non puoi fare i conti dell'eredità prima della morte.... Che poi tanto esiste la legge che determina una quota legittima per ogni figlio di cui il genitore non può disporre. Quindi anche se il giglio fosse in America gli spetta una quota dì diritto. Queste sessioni di incontri sociali mi apre davvero dei mondi paralleli!

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    2. I genitori sono genitori e ogni figlio deve fare il massimo che può. Quello che volevo dire è che prima la vicinanza ti faceva comodo e ora ti lamenti? Loro ti hanno aiutata, minimo hai un motivo in più per esserci tu ora : perché sei figlia e per gratitudine. Ma poi mi ha dato fastidio proprio il tipi di persona. Era spocchiosa a prescindere.... E non puoi fare i conti dell'eredità prima della morte.... Che poi tanto esiste la legge che determina una quota legittima per ogni figlio di cui il genitore non può disporre. Quindi anche se il giglio fosse in America gli spetta una quota dì diritto. Queste sessioni di incontri sociali mi apre davvero dei mondi paralleli!

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  2. quanta pochezza nel mondo... Se i miei genitori stessero ,ale, non fossero più autosufficienti ed avessero bisogno di aiuto, io sarei talmente spaventata e triste della situazione che l'ultimo dei miei pensieri sarebbe stare a vedere chi li aiuta di più tra fratelli!

    A maggior ragione se sono genitori che per me sono stati sempre presenti!

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  3. Quello che voglio dire è che essere presenti è la base, ma io mi sentirei ancora più in dovere e cercherei di alleviare i miei fratelli. Credo invece che la signora ce l'avesse con il fatto che la Nera non voleva dare una mano ma quando aveva bisogno lei ha sfruttato.

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    1. Ahhh che discorso dolente...Soprattutto se sono stati genitori presenti che hanno aiutato è giusto che gli stia vicina, ma credo che oltre ad essere una fatica e un dovere( perché avere a che fare con persone anziane e malate non è facile) credo che dovrebbe avere anche piacere di potersi prendere cura di loro soprattutto se sei piu' vicina anche fisicamente. Perché hanno regalato ai tuoi figli tempo e bei ricordi.
      Che poi ci siano figli/fratelli che ogni scusa è buona per infischiarsene credo anche che ci sia la rabbia...Io sono una che non sa dire di no...E so che questa cosa la paghero'

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  4. le fiabe sonore, aaaah che sonno solo a pensarci..

    per le minchiasabbry.. vabbeh, standing ovation alla signora che è meglio va!

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