SE PRIMA ERAVAMO IN DUE....ADESSO SIAMO IN 4...

In queste notti di tosse-vomito-varicella-febbre il nostro lettone sta diventando abbastanza frequentato.

A Giulia non è mai piaciuto stare nel lettone, nemmeno da piccolissima. Non essendo riuscita ad allattarla, non la tenevo con me per paura di schiacciarla (era minuscola), ma dormiva (DORMIVA!?!??!?!) nella culla attaccata al lettone. Anche quando non stava bene, era difficile tenerla con noi, voleva sempre andare nel suo lettino.

Ancora adesso non c'è verso di tenerla con noi se sta male ma a volte è lei che, di sua spontanea volontà, chiede di dormire con noi. In quelle occasioni, allora, la accogliamo. Avrà voglia di coccole, paura di qualche cosa o solo voglia di rompere...chi lo sa. Non mi importa, la accogliamo tra di noi. Poi, spesso, a metà notte si sveglia e mi dice "Vado nel mio lettino".

In genere, fa fatica ad addormentarsi, non vorrebbe mai far finire la giornata. Quando crolla, però, non la svegliano nemmeno le cannonate e tira dritta fino al mattino.

Lele, invece, vivrebbe nel lettone. Se fosse per lui il lettone cambierebbe nome da "Letto di mamma e papà" a "Letto di mamma e Lele...se proprio devo anche papà".

Quando era piccolino e lo allattavo, lo tenevo con me. Spesso, per poter dormire un po', lui se ne stava attaccato a mangiare e io sonnecchiavo. Finito il periodo dell'allatamento al seno siamo passati al biberon sempre e comunque. Tra una poppata e l'altra si svegliava centomila volte, rugnettava. A volte reggevo e lo calmavo sempre. A volte ero troppo sfatta e lo mettevo nel lettone.

La cosa è migliorata, soprattutto nel passaggio dalla nostra camera a quella dei bimbi. I risvegli tra una poppata e l'altra si sono ridotti, poi le poppate si sono ridotte e alla fine...molto alla fine...sono sparite. 

In genere lui è il primo ad addormentarsi nel suo lettino. Si infila sotto le coperte, si mette a pancia in giù e tempo 10 minuti dorme.

Ma...

Ma si sveglia ancora.

Spesso.

Anche se, ultimamente, non tutte le notti.

Abbiamo appurato che se vado io per portargli ciuccio, acqua o calmarlo tenta il tutto e per tutto e si fa prendere. Se va mio Marito di solito si calma. Ma a volte no.

E allora ce ne freghiamo di tutti i dictat del "non si dorme nel lettone" e al grido di "voglio sopravvivere senza morire di sonno" finisce dritto dritto tra di noi.

Appena tocca le lenzuola mi abbraccia, si incolla e crolla.

Mio Marito non si rende nemmeno conto che c'è. Dopo averlo "lanciato", si corica dalla sua parte del letto che ha una percentuale di invasione di circa 1%-2%.

Io ho imparato, ormai, a dormire in ogni genere di posizione. Potrei trovare lavoro come fachiro, tanto con il sonno arretrato che ho e, se me lo permettessero, dormirei pure sui chiodi!

Però sta migliorando. Ultimamente le notti di fila sono un buon numero. Diciamo che ogni due o tre con lui, ce ne regala una senza.

La cosa importante, e almeno non facciamo svenire Tata Lucia, è che si addormentano entrambi nel loro lettino praticamente sempre chi prima chi dopo.

Abbiamo notato che le volte in cui - ma lo vediamo solo al mattino - lui dorme tutta la notte sono le notti che Giulia sceglie per venire nel lettone. Capita raramente, diciamo una volta al mese. Si metteranno d'accordo? Si passano i pizzini?

Poi ci sono "QUELLE" notti.

Quelle notti in cui o non si sono capiti loro, o c'è qualche congiunzione astrale...in cui lei vuole venire nel lettone e lui a metà notte si sveglia.

E così capita come stanotte - e per fortuna siamo nel week end - che ci si ritrova in 4 nel lettone. In tre dalla mia parte del letto, per l'esattezza. Tutti abbracciati e caldini. Baci e abbracci.

Scomoda come poche volte nella vita, felice come poche volte nella vita. Giulia che abbraccia Lele, io che li abbraccio entrambi.

E lo so che non si dovrebbe.

Ma so anche che è questione di (pochissimo) tempo e non verranno più. 

Così me li godo adesso.

Non capita spesso e sta capitando sempre meno, quindi è una cosa che si risolverà da sé.

L'importante è che si addormentino nel loro lettino, che non abbiano bisogno di noi per dormire. Che si sentano amati e sicuri nei loro lettini. Poi il sonno diventerà più regolare e la notte passerà indenne.

Dai, Tata Lucia, non guardarmi così male. C'è di peggio. Voglio che sappiano che noi ci siamo se nella notte hanno voglia o bisogno di noi. Così sarà nella vita: ci saremo sempre, per quanto sia buia la notte.

Sapranno raggiungerci anche al buio e sapranno di trovarci.

Non vinceremo il premio dei genitori da manuale, ma sono certa che la sicurezza che gli stiamo passando ci farà vincere il premio del loro Amore.

Se spesso seguo i tuoi consigli sull'educazione dei bambini - sarà che farei così lo stesso - in questo caso l'istinto di mamma mi dice il contrario. 

E io lo ascolto perchè non mi fa mai sbagliare!