Pensieri e Parole di una di una Mamma (bis) Principiante

mercoledì 4 febbraio 2015

B.

B. è una bella ragazza, dai lineamenti marcati e volitivi.

Né alta né bassa. Bionda. Capelli lunghi e lisci.

Fisico sportivo, gioca a volley.

B. ha 32 anni, una laurea in Economia.

B. parla un inglese perfetto, di una semplicità disarmante, pari alla sua efficacia.
La senti parlare e pensi "Io conosco tutte le parole che dice. Tutte. Perchè lei le mette in fila così bene? Con tanta naturalezza e autorevolezza?".

B. vive sola, nella casa che si è comprata. Da sola. 
Il fidanzato vive a Londra e lei prende un aereo tutti i venerdì sera e tutte le domeniche sera.

B. è una cazzuta Project Manager che ho avuto modo di apprezzare collaborando su diversi progetti.

B. è quel tipo di ragazza che, se fossi un uomo, cercherei di conquistare a tutti i costi.


B. vuole trasferirsi a Londra. Sono tre anni che fa su e giù, è giustamente stanca. A Londra abbiamo una sede, ha chiesto il trasferimento. Se non le verrà concesso entro giugno si licenzierà per cercare lavoro su.

B. ha programmato di avere figli tra 2 o 3 anni. Non le ho detto che non basta decidere quando averli, ma che devono arrivare...ma questa è un'altra storia.

Collabora oggi che collabora domani, mi ha raccontato la storia della sua vita.

I suoi si sono separati che lei aveva pochi anni, seconda di tre fratelli.
La mamma ha mollato loro e il padre per un altro uomo.
Il padre di B. è stato intelligente, davvero intelligente.

Ha detto alla madre: "Fai cosa vuoi, scopa con chi vuoi, ma da quando i bimbi escono da scuola fino all'ora di cena tu stai a casa e fai la mamma. La loro mamma. Prepari loro la cena e te ne vai. Sarà il tuo lavoro. Una volta a settimana mangi con noi. Per il resto, fai cosa vuoi".

Lei ha accettato di buon grado, non li voleva tra i piedi nella nuova casa. La situazione è stata spiegata ai figli, per quanti possibile.
B. dice che non ha mai sentito la mancanza della mamma da piccola perchè lei aveva mamma e papà, aveva due genitori presenti anche se non stavano insieme.

Ha sofferto molto per il divorzio, ma non è stata sballottata come un pacco postale da una casa all'altra, con week end decisi a tavolino.

Nella sua voce, mentre raccontava, si percepiva chiara una nota di amarezza, una vibrazione stonata delle corde vocali. 

B. ha 32 anni, ma mentre parlava ne aveva 4.
Gli occhi di solito fermi e pungenti erano grandi e tristi.
Le spalle, di solito dritte tipiche della sua postura fiera, erano curve come sotto il peso di anni di sofferenze.

B. è una persona che stimo molto e in quel momento avrei preso a schiaffoni la madre. Giuro.
Come puoi infliggere una tale pena ai tuoi figli per un uomo?
Si lo so, può capitare. Un matrimonio può non funzionare, si può prendere una sbandata, siamo umani. Ok, per tutto.

Ma una madre che abbandona i figli per un altro uomo non riesco a concepirla.

Poi ci sono quelle che li uccidono, per carità... il mondo è vario e c'è ben di peggio. Ma quando tocchi con mano l'effetto di un genitore assente, ti fai delle domande sul tuo ruolo di genitore. 

Ruolo che non finisce mai. Un genitore assente pesa a 4 anni come a 40.

B. è un po' come me, ha manie di perfezionismo (forse è per quello che andiamo tanto d'accordo?). Si incazza a morte se c'è un errore, un ritardo.
L'ho vista diventare una belva e tirare culi (meritatissimi) a destra e sinistra (in inglese...che invidia!)

Forse non si sente abbastanza perfetta, non si è sentita abbastanza perfetta da farsi accettare da sua madre. Forse si è sentita scartata perchè in qualche modo pensava di avere delle mancanze. A 4 anni non percepisci bene il mondo degli adulti.

Credo sia così.

L'ultima volta che abbiamo avuto una riunione c'è stato un intoppo tecnico e abbiamo perso 4 ore. Si è scusata ottomilasettecento volte.

Le ho detto "Non è stata colpa tua, non potevi prevederlo! Capita, la risolviamo in qualche modo" e le ho proposto una alternativa per recuperare il tempo perso, con un piccolo sforzo in più da parte mia che non mi costerà nulla o poco.

Si è "placata" in un lampo (era fuori di sé). 

No, B., non è colpa tua se i tuoi si sono separati. Non potevi prevederlo, non potevi fare nulla per cambiare la situazione, nemmeno se fossi stata la bambina più perfetta del mondo. Mi dispiace non poterti dire che la cosa si aggiusterà in qualche modo e non posso fornirti soluzioni al problema. 

Posso solo offrirti un caffè e due parole di sfogo quando ti incazzi per lavoro.




3 commenti:

  1. cazzuta si, ma dentro ogni figlio che ha subito un abbandono da parte di un genitore, presunto o reale, ma comunque percepito come tale, c'è un angolino buio dentro il quale il + cazzuto degli individui si rannicchia tornando indietro a quegli anni bui. Ne so qualcosa. Per quanto tu sia adulta e cresciuta c'è sempre uno spillo conficcato nel cuore, anche se hai una vita felice ed equilibrata o una carriera di successo e appagante. C'è sempre qualcosa che ti manca, che se ne parli ti trasfigura. E' così e basta.E non ci sono soluzioni. Si impara a conviverci e si va avanti, fa parte di te, di quello che sei, semplicemente e tu hai colto il punto.

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    1. Si ti giuro che sembrava una bambina.... Che tenerezza!

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  2. Questo ci dice ancora una volta che fermarsi a ciò che gli occhi vedono, vuol dire guardare a metà. Tu sei andata oltre e te ne sarà grata.

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