Pensieri e Parole di una di una Mamma (bis) Principiante

giovedì 23 ottobre 2014

IO E IL RITORNO DI FANTOZZI

Le giornate proseguono frenetiche, ma in modo positivo.

Lele ha messo il suo primo molare e, ovviamente, non si dorme da qualche notte. 

Ovviamente.

Però va bene, ci sta.
Ne mancano tre.

Ieri l'abbiamo definitivamente iscritto a danza. E' di uno stiloso pazzesco durante le lezioni, mentre Giulia è più caciarona. Lui segue, fa tutto, con stile. Mi fa impazzire!

Tutto procede bene, insomma, anche il lavoro sempre frenetico e al cardiopalma. Ma meno male che c'è e che non è noioso e ripetitivo.

Oggi ho dovuto incontrare un nostro fornitore. La nostra sala riunioni era occupata, così ho deciso di usare l'ufficio del capo, in trasferta.

Il suddetto ufficio è dal lato ovest della palazzina e si becca in pieno il sole del pomeriggio, con conseguente effetto serra caraibica in estate.
Prima che arrivasse il tizio, quindi, sono andata ad aprire le finestre in modo che la temperatura si avvicinasse ad un livello umano.


A riunione finita, l'ho accompagnato e poi sono tornata nel mio ufficio, dimenticandomi completamente delle finestre aperte.
All'uscita, come sempre di corsa, sono passata davanti all'ufficio del capo e ho pensato che non sarebbe stato carino fargli trovare una temperatura polare domattina, così ho deciso di chiudere tutto.

Sono entrata, ma ero carica come un somaro: borsa mia, borsa del PC, cellulare in mano, chiavi della macchina e badge nell'altra. Pezzo di torta avanzata che volevo finire. Il tutto in due mani e non in tre...

Ficco il pezzo di torta tutto in bocca e con una mano chiudo la prima finestra (sono quelle basculanti con il cricchetto al lato che fa gli scatti).

Chiudo la seconda. 
Tutto bene.

Faccio per chiudere la terza e quello stupido cricchetto si incricca e piega l'asta.
Poso una borsa e mi libero una mano, con la quale schiaccio il pulsantino del cricchetto per farlo rientrare. La finestra si chiude all'imporivviso e io parto con lei, la borsa del PC urta una pianta di altezza imprecisata...che rovina sul pavimento.

Ve lo devo dire che ho seminato tutte le foglie e la terra?
No, non ve lo dico.

Poso tutto quello che ho in mano e tiro su, con non poca fatica, al quercia secolare.
Per terra un letto di foglie. 
Darò la colpa all'autunno....

"Si sta come d'autunno, sugli alberi, le foglie"

Faccio mente locale di tutto quello che avevo in mano: 

- torta: mangiata
- borse: recuperate
- Badge e telefono: ok
- chiavi della macchina: non pervenute

Eppure le avevo in mano! 
Forse le ho lasciate nel mio ufficio. 
Torno indietro, ma nulla.
Ritorno nell'ufficio del capo e cerca...cerca...cerca...

Alla fine ho scoperto che erano rimaste sul davanzale della finestra quando al quercia è stata abbattuta. Le avevo lanciate d'istinto per cercare di fermare la rovinosa caduta e, nel riergere la pianta, erano rimaste nascoste dietro.

Le afferro imprecando e mi dirigo alla macchina.

Per fortuna stasera non dovevo andare a prendere i bambini perchè altrimenti sarei arrivata e li avrei trovati abbandonati in strada!

TAKE IT EASY

PS: nel week end vi scriverò due nuove ricette. Torta all'acqua e pollo alla crema di porri e capperi.

4 commenti:

  1. Quella sulla torta all'acqua non me la voglio proprio perdere!!!

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  2. No ma io la scena avrei voluto vederla. Cioè GiorgiaHoSempreTuttoSottoControllo in una situazione da IleniaSuperGoffa è imperdibile :D :D :D :D :D

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    1. Noooo! Io sarò anche super organizzata, ma le mie goffaggini sono famose in tutto il mondo!!!!
      Pensa che una volta a scuola stavo rincorrendo un compagno nel corridoio, circa 18 secondi prima del suono della campanella dell'intervallo.
      Becco un pezzo di pavimento bagnato e scivolo in velocità, quindi l'effetto è stato tipo scivolata in area di rigore di Totti, per dire. E questo di fronte all'ascensore.
      Nel mentre si aprono le porte dell'ascensore e per poco non entro a gamba tesa sul preside.
      Era appena suonata la campanella e tutti vedono la scena.
      Ovviamente richiamo in presidenza.
      Questo aneddoto è ancora narrato a distanza di oltre 20 anni....io sono "Ma tu sei Giorgia? Quella della 500 rossa? Quella che ha quasi falciato il preside?"

      Il "quella della 500 rossa e della conseguente gaffe poi magari lo racconterò in un post..."

      ahahahahhahahahaha

      Il tutto in una scuola per "Ragionieri programmatori" dove l'inquadramento è il must!

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  3. Racconta racconta!!!
    Il.

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