E POI TI TROVI A CORRERE DIETRO AD UN ALTRO

Come avevo già detto, Giulia sta imparando ad andare in bici senza rotelle. La partenza è ancora incerta, una volta partita va, ma la gestione degli ostacoli e delle curve è molto da affinare.

Lele, da quando siamo al mare, vive sulla bici senza pedali. Spinge forte e alza i piedi, frena, sgomma, alza la ruota, si lancia indomito.

Ha preso un ottimo equilibrio.

Poi posa la bici senza pedali e salta su quella con le rotelle e parte a tutta velocità. Insomma, pedalata ed equilibrio c'erano, anche se su due bici diverse.

Sapevo che prima o poi sarebbe partito. Lo conosco. Ogni tanto provavo a dirgli 

"Vuoi fare come Giulia senza le rotelle?" 

"No"

"Ok, quando vuoi provare me lo dici "

Ieri abbiamo tolto i pedali a Giulia per farla allenare nella parte di equilibrio come fa lui.

Oggi lui si è svegliato male dal pisolino. Avevo fatto le frittelle per tutti i bimbi. Non le ha volute, piangeva per venire in braccio, eppure aveva dormito tanto.

Ha passato un'ora buona in braccio, raggomitolato, quasi come se volesse essere di nuovo nella pancia.

L'ho baciato, coccolato, cullato. La faccia piantata su di me.

Poi si è tirato su, è andato nella tenda dei giochi, ha preso i pedali e la bici di Giulia e ha iniziato a montarli.

 

"Papà metti pedali "

" vuoi provare ad andare senza rotelle? "

" si "

Pedali montati, è salito su.

 

Avanti e indietro per la via una prima volta, con difficoltà. 

Si è fermato ad osservare due ragazzini in bici che sono ripartiti dopo una sosta. Ha messo il pedale nella stessa posizione, si è dato la spinta e... Via! 

Primo giro dell'isolato tenuto per sicurezza, secondo giro con le mani pronti a prenderlo, terzo all'inseguimento con lui che urlava "non tenermi, lasciami stare!". 

Mio marito ed io ci davamo il cambio, lui pedalava felice facendo il suono della sirena. Ha girato per più di un'ora, non riuscivamo a farlo smettere. 

Era come drogato.?

 

Schivava ostacoli, faceva curve... Come se andasse in bici da mesi! 

Noi ci guardavamo ad ogni cambio corridore, felici, orgogliosi, increduli! 

Chi lo vedeva passare urlava "bravo Lele!", tutti stupiti! 

Sceso finalmente lui, lo spirito di competizione di Giulia - che la porta a non voler mai perdere - ha fatto il resto. Alzata la sella è partita lei, migliorando di colpo la tecnica, anche se rispetto a lui non c'è paragone!

Non so quanto ho corso. Piegata. Storta. Ero fradicia, ma l'adrenalina mi ha spinta e sostenuta. Avevo mal di gola e non respiravo, ora sono completamente afona e contenta!

Ora sono qui nel letto di Lele che guardano un po' di meritatissima TV. Puliti e profumati nei loro pigiamini morbidi.

Mi hanno chiesto latte e brioche. 

Dati.

Di solito non gli do cibo fuori pasto, ma credo che stasera ne avessero bisogno nonostante la cena. Hanno gli occhi lucidi e si vede che sono soddisfatti.

Noi con loro. 

Non mi capacito della trasformazione di Lele. È come se per un attimo fosse tornato neonato, per prendere la rincorsa e crescere di colpo con un effetto elastico: 0-37 mesi con il teletrasporto. 

5 minuti prima piangeva accoccolato in braccio e 5 minuti dopo correvo dietro a mio figlio che andava in bici senza rotelle.

Quello che vedete è un fermo immagine del video che ho fatto con il cellulare durante il turno di corsa di mio marito.

Che orgoglio!

Che meraviglia!