Pensieri e Parole di una di una Mamma (bis) Principiante

sabato 29 agosto 2015

LA VITA VISTA DAL DIVANO: NUOVI PUNTI DI VISTA E RIFLESSIONI VARIE

Spaccarsi un piede appena rientrati dal mare, con l'auto ancora carica e i bimbi ancora allacciati con le cinture è un incubo.

Trovarsi con montagne di cose da fare e non riuscire nemmeno ad alzarsi dal divano per me è devastante.

Ma tant'è.

Me lo devo far piacere e trarre il meglio anche da questo.

Durante il viaggio di ritorno, con mio Marito programmavamo la settimana: domani sistemo tutti i i bagagli e faccio le lavatrici. Martedì pulisco casa e mercoledì portiamo i bimbi alla fiera. Poi mi piacerebbe andare a correre. Si, dobbiamo perdere questi due chiletti delle vacanze (speriamo non siano di più). Dieta sana. E poi sabato c'è la festa di Alberto, i bimbi si divertiranno!

Conti senza l'oste. 
BAM.


Dal PS mi hanno dato 10 giorni di mutua standard (va beh, mi avevano detto di chiamare il dottore e farmi dare i restanti.....che per me erano 3 per rientrare il lunedì successivo).

Il cervello capisce cosa vuole capire...

Ho chiamato il medico prima della scadenza della mutua, per via della voce e della tosse. E con l'occasione gli ho fatto vedere i referti e gli ho chiesto quando ci vorrà.

"Almeno un mese ferma e un altro per il recupero. MINIMO"

MINIMO?
Cosa cavolo vuol dire MINIMO?

"E' una frattura e l'osso ha un tempo tecnico per saldarsi. Se non lo sfora. Altrimenti anche di più. Più sta ferma ora e più recupera in fretta dopo"

CAZZO.

Ma a parte le sue parole, c'è il dolore. Mi fa male. Anche solo a stare seduta (niente PC, nemmeno quello). Me l'ha detto l'ortopedico, me l'ha detto il medico: a letto e gamba sollevata. 
Ghiaccio. 
Stop.

Quindi la sedia a rotelle di mia nonna la uso per andare in bagno e per andare a mangiare.
Per fortunissima che c'è, perchè usare le stampelle con il mio polso è davvero faticoso. Potrei dormire nel letto della camera degli ospiti al piano terra, ma faccio le scale mattina e sera con le stampelle per stare in camera con i bimbi e raccontare la favola della buonanotte e per stare con mio Marito. Questo non me lo possono togliere.

Quel santo di mio Marito mi ha ordinato il Kindle. Erano secoli che lo voleva comprare, non l'ho mai voluto. Ma ora mi ha detto: "Tu se almeno non leggi ammazzi qualcuno a stampellate, quindi zitta". Ho capitolato. Ha ragione. Se continuo a guardare le cazzate che danno in TV con palinsesto estivo, succede veramente. 

Però ho avuto modo di osservare, cambiare, apprezzare molte cose nella mia nuova (per fortuna provvisoria) condizione.

Le butto sparse.

Nella casa vecchia sarebbe stato un bel gran casino per me. Non avrei potuto andare in bagno, perchè era una casa anni 70: bagno stretto e lungo con passaggio per sedia a rotelle non previsto ai tempi. E non avrei potuto muovermi con la sedia perchè non sarei potuta passare (o girarmi) tra gli spazi lasciati liberi dai mobili se non ammonticchiando tutto ai lati delle stanze. Non era una casa piccola, tutt'altro, ma sicuramente non adatta a una non deambulante. 

Finché non ti trovi, non ci pensi. Ma può capitare. E capita.

Ora è una banale rottura, ma se fosse qualche cosa di più grave? E un anziano? E io sono fortunata perchè le gambe si muovono e un piede è sano quindi all'occorrenza uso le stampelle.... 
Poi vogliamo parlare dell'ascensore? La sedia non sarebbe entrata e comunque anche salire in auto in mezzo ad un corso sarebbe stato un po' complicato. Insomma, un casino.

Mi sono trovata a pensare a come farei se questa condizione fosse permanente (non per portarmi sfiga eh, ma posso solo pensare in questi giorni...). Certo casa mia è su più piani, ma il piano terra è completo nel senso che potrei tranquillamente fare tutto senza salire o scendere: bagno, cucina, camera, salone. Anche scendere in strada sarebbe fattibile trasformando la scala di pietra esterna in una piccola rampa. Inoltre, mi giro ovunque senza problemi. Ovvio, non vedo l'ora di rimettermi in forma! Ma intanto non sono segregata a letto se non per il male (che passerà) e questo è positivo.

W casa mia. Forever!

Apprezzare.
Apprezzare.
Apprezzare.

Questa mattina ho fatto una bella doccia. Mi sono lavata a pezzi tutti i giorni, ma avevo proprio voglia di fare una doccia. Mio Marito mi ha messo la sedia URBAN IKEA dei bimbi nella doccia e da seduta comoda mi sono potuta lavare anche i capelli. 

Goduria! 
Anche solo lavarsi i capelli o fare una doccia è stato bellissimo!

Apprezzare.
Apprezzare.
Apprezzare.

Tutto questo per l'evento mondano della settimana: andare a pagare il bollo della moto in posta. 

La giornata è splendida e io ero sul divano da 5 giorni. Ho pensato che un giretto in sedia a rotelle e un po' di aria mi avrebbero fatto molto bene. Anche i bimbi hanno apprezzato. La posta dista ben 7 minuti a piedi (a rotelle?) e non c'è mezza barriera, strada pedonale, portici per l'ombra. Dalla parte opposta sempre strada pedonale alberata verso il santuario. 

Quando starò un po' meglio sarà da ripetere, ma oggi dopo mezz'ora avevo un male cane, anche se rivedere il sole mi ha fatto proprio bene. Però sono contenta di aver dovuto fare solo 6 scalini da casa alla strada e stop. 

Mi chiedo, però, se il mio Comune non fosse attento alle persone disabili... Sarebbe stato un vero incubo anche solo fare una passeggiata!
Finché non ti ci trovi, non ci pensi. 

Apprezzare.
Apprezzare.
Apprezzare.

Credo sia utile mettersi nei panni di chi non si può muovere. Credo sia utile imparare ad apprezzare cose che diamo per scontate e che crediamo ci appartengano di diritto.

Quindi, ucciderò chiunque vedrò parcheggiare nei posti disabili senza diritto. Già era una cosa che mi dava un immenso fastidio prima. Ora che ho toccato con mano le difficoltà legate alla difficoltà di deambulare, ucciderò!

E dal divano vedo che... mio Marito se la cava discretamente. Non sta morendo nessuno di fame e non abbiamo le blatte che corrono per casa.

Ok, per i miei canoni la casa è un po' disordinata e non pulitissima. Ma se penso a case che ho visto, non le batte di sicuro. 

Ho deciso di lasciar correre e non rompere le palle (MIRACOLO).
Credo sia già difficile così per tutti, quindi va bene tutto. 

E gli sono davvero grata perchè si sta sbattendo a mille per me e per i bambini. Quando starò meglio riporterò tutto ai miei canoni. Per ora non posso fare altro che ringraziare perchè è davvero paziente e volenteroso. 
Non credo che molto mariti farebbero lo stesso. Magari a parole, ma credetemi, trovarsi in certe situazioni è diverso dall'immaginarle.

Molti mariti chiamerebbero mamma e/o suocera. Lui si sta smazzando davvero tante cose. E' stato catapultato in una dimensione a cui non era davvero abituato. 

E anche per "colpa" mia.

Apprezzare.
Apprezzare.
Apprezzare.

Certo, di solito quelle cose le facevo io e non fa nulla di "straordinario", è il mio normal running.

Ma era abituato che tutto era fatto. Che un oggetto posato a caso veniva ritirato al suo posto. Che i pasti erano pronti e sani e dopo mangiato c'era il cazzeggio con il cellulare mentre c'era chi si smazzava il resto. Soste in bagno di mezz'ora, la sigaretta. Abiti lasciati li, ritrovati puliti o piegati... Bimbi pronti e vestiti a tempo di record.

Il magico processo.

Prima, sicuramente, mi dava una mano: faceva la spesa, buttava la spazzatura, magari intratteneva i bimbi o se li portava in giro in autonomia. Se capitava, preparava anche un pasto semplice. 
Molto, molto, molto di più di tanti mariti.
Ma il grosso era tutto mio. A me non dispiace gestire la casa, lui, i bimbi ma forse non gli era ben chiara tutta la mole di lavoro che ci sta dietro.

Se stessi via un week end o qualche giorno in trasferta non avrebbe problemi.
Ma uno/due mesi... 

Sono cose che avrei fatto io, quindi non c'è niente "in più" da fare. E' solo che lo deve fare lui. Quando lui non c'era io ho gestito tutto. Lavorando. Quindi è fattibile, ma capirlo con i fatti è meglio che sentirselo raccontare. 

E come quando, prima di avere figli, ti raccontano un parto.
No?
Lo so che è faticoso e mi dispiace. Ma non posso fare diversamente.
Non si tratta di volontà questa volta.

Io lascio correre. Faccia il suo cazzeggio e le sue soste. Ma dopo trova come ha lasciato e tocca a lui. Gli oggetti che ha posato, sono ancora li.

No way out. 

Non  è questione di volontà o sforzo come quando ho l'influenza. Non posso farlo, anche se vorrei. E' davvero come se non ci fossi.

Quindi, credo sia anche un bene. 

L'altra mattina ha guardato nel lavandino e si è reso conto di non aver lavato i piatti della sera. Ma solo al mattino. Nella normalità, non avrebbe trovato piatti sporchi...ma non si sarebbe reso conto che non era stato "per magia".

Capirà, forse davvero per la prima volta, cosa faccio io. Certo, lo ha sempre detto che è servito e riverito e che lo apprezza, lo dice sempre a tutti, ma trovarsi a farlo è diverso. 

Capire fino in fondo la mole di lavoro che c'è dietro la gestione di casa e bambini - lavorando a tempo pieno - credo possa fargli solo del bene.

Secondo me molte cose non le vedeva o le sottovalutava. A volte mi vedeva sfinita e forse non comprende fino in fondo perchè. 
Non per cattiveria, ma proprio non si rendeva conto. E anche, anzi soprattutto, per colpa mia.
Per fortuna è una condizione provvisoria, ma dopo apprezzerà di più ogni cosa.

Gli ho sempre detto: impara a cucinare bene e non solo due cose, impara a stirare, a pulire, ad essere più ordinato, ad organizzarti. Impara bene dove sono le cose dei bambini. Non voglio dividere a metà il lavoro, ma se serve devi poterlo fare senza la mia guida! 

Ha sempre nicchiato, sostenendo di sapersela cavare. 
Ha ragione, per qualche giorno, ha ragione.

Sicuramente, qualche giorno di mozzarella e bresaola non uccide nessuno. Abiti nell'armadio per un po' di giorni di autonomia non mancano e non ci manderanno gli assistenti sociali se il bagno non luccica...

Ma ora non si tratta di pochi giorni e per fortuna io ci sono e posso guidarlo. Ma se fossi stata via due mesi? Certo sarebbe sopravvissuto...

Così...per davvero abbiamo mangiato bresaola e mozzarella per un po', anche la pizza (per fortuna i bimbi erano dai nonni, con pasti sani). Non ho detto nulla. Al quarto giorno è andato a rifare la spesa. Ha scongelato della carne. Mi ha chiesto come cucinare il pesce spada... Insomma, piccole cose ma ha capito che non si può procedere così, in emergenza.

Occorre organizzarsi un po'.

E anche lui è rimasto soddisfatto, soprattutto per i complimenti dei bimbi che si sono spazzolati tutto!

Di contro serve anche a me. Devo per forza lasciare andare, mollare le redini. E vedo che non succede niente di grave se non faccio tutto al 100% per un po'. Insomma, ho visto case peggiori, so che c'è chi mangia affettati e mozzarelle come dieta base. Quindi, non morirà nessuno.

Dobbiamo arrivare ad un equilibrio: lui capirà cosa c'è dietro al mio lavoro. Io capirò che se non sono sempre al 100% non morirà nessuno e a volte posso rilassarmi.

Davvero, apprezzo molto quello che sta facendo perchè so che fatica gli costa: quella "normale" del fare e quella dello scoprire quanto davvero sia faticoso e impegnativo. E apprezzo che lo stia facendo senza mollare. 

E apprezzo il fatto che apprezzerà il mio lavoro, avendolo toccato con mano.

Anche per i bimbi è un grande cambiamento. Anche loro stanno realizzando che non sempre c'è mamma. Non mi daranno più - nel loro piccolo - così scontata.

Sono velocissimi nel ritirare i giochi quando gli dico "bimbi la mamma non passa con a carrozzina per andare in bagno". Anzi, devo dire che ora fanno attenzione a lasciare il passaggio senza che io lo dica, per dire.

Credo sia formativo per tutti quanti.

Prendiamo, quindi, il buono della cosa.
Certo che se non mi fossi fatta male sarebbe stato meglio....
(...e comunque col cavolo che mi tengono ferma per così tanto!)







15 commenti:

  1. Mah. A dire il vero non ho mai capito perché, lavorando tutti e due, fossi tu a sobbarcarti di tutti i lavori domestici, o quasi (lui "porta via la spazzatura" e all'occorrenza"intrattiene i bimbi"). Capisco che forse la tua sia ancora una generazione diversa dalla mia (io e mio marito abbiamo 27 anni), ma da noi i lavori sono divisi equamente, sia per la casa sia per la bambina. Mio marito stira, fa le lavatrici, lava i piatti e toglie la polvere, io cucino, pulisco il resto e preparo la tavola. La bambina sta con chi non é impegnato nei vari compiti. Lavoriamo entrambi e mi sembra ovvio: perché dev'essere la moglie a occuparsi della casa, se le ore fuori sono le stesse? Che insegnamento sarebbe per mia figlia? Se io dovessi mancare per mesi mio marito, dal punto di vista domestico, non farebbe un plissé. Quindi questo orgoglio perché tuo marito sta "imparando" cosa si deve fare in casa scusa ma non la capisco proprio, da tempo avresti dovuto essergli più compagna e meno colf! Carla

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    1. A casa facevo io per molti motivi. Il primo perchè a me piace. Ma come ho detto, mea culpa di non aver comunque forzato sul fatto di essere almeno autonomo in caso di necessità. Le nostre generazioni, se pur non molto lontane sono diverse, perchè lo sono quelle dei nostri genitori. Vengo da una famiglia in cui l'uomo non fa nulla e questo è il modello con cui ho vissuto. Mio Marito anche. Quindi, in aggiunta al fatto che a me piace gestire la casa, i ruoli sono stati per così dire "presi per buoni".
      Forse tu hai avuto un modello diverso e così tuo marito, questo magari ha reso più semplice una impostazione differente dei lavori domestici.
      Sicuramente questa situazione mi ha fatto molto riflettere sulla divisione dei compiti (è vero facciamo lo stesso lavoro, stessi orari, stesso stipendio...) ma soprattutto sulla necessità di rendere autonomo lui perchè nella vita non si sa mai....
      Sono comunque orgogliosa di lui perchè poteva chiamare la cavalleria e non l'ha fatto. Nonostante tutto si sta rimboccando le maniche e sta cercando di imparare. Non posso pretendere di schiacciare un bottone di download dell'app "gestione casa 100%" quindi piano piano cercheremo di ridefinire un po' le cose anche perchè, oggettivamente, io ero arrivata al limite delle forze.

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    2. Forse hai ragione, i miei genitori sono stati abbastanza "moderni" nell'impostazione dei compiti, anche perché lavorando su due turni capitava spesso che fosse mio padre a fare il primo e a dover quindi gestire casa, cena e me al pomeriggio e alla sera. Nonostante questo sicuramente il grosso lo faceva mia madre: lei stirava, faceva le lavatrici e puliva casa. Lui cucinava (ogni tanto), lavava i piatti (non sempre) e talvolta dava una sistemata veloce. I miei suoceri erano (e sono tutt'oggi) una coppia molto, molto vecchio stile: lui non alza un dito, né in casa né con i figli perché "l'uomo lavora, la donna si occupa di casa e bambini". Anche se mia suocera è quasi sempre stata casalinga aver la gestione di tutto non dev'essere stato facile, soprattutto perché è una maniaca dell'ordine. Con mio marito ci siamo sposati a 22 anni, e ci è venuto naturale dividerci tutto: io mi dividevo tra università e lavoretti vari, lui tra l'università (part time) e un lavoro a tempo pieno. Forse ci accontentavamo anche di poco (benedetti take away!), ma quando siamo diventati una famiglia e abbiamo firmato per una "vera" casa con mutuo annesso i compiti sono rimasti divisi equamente. Per dire, mentre io sto scrivendo questo lo sento passare l'aspirapolvere al piano di sotto...non avrei mai potuto accettare qualcosa di diverso (anche perché detesto, con tutta me stessa, i lavori domestici). Carla

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  2. Anche mio marito, come quello di Carla, sa fare tutto e anzi anche meglio di me! In caso di mia assenza, non farebbe una piega. Fa lavatrici, stira meglio di me, cucina e sa pensare a dei menu adeguati, eccetera eccetera. Poi, siccome da 4 anni io non lavoro fuori casa e lui si, faccio quasi tutto io in casa, lui porta fuori la spazzatura e sta coi bimbi, anche se a volte lava i piatti del pranzo o della cena e apparecchia e sparecchia sempre, se e quando io comincio a lavorare, la musica ovviamente cambia. Io infatti sono proprio tranquillissima in questo senso, mi fido e so che è un ottimo casalingo! Vedrai che questo riposo forzato farà bene a tutti e due, certo ê vero ci sono mariti che non sanno fare una mazza e avrebbero chiamato la mamma subito, mentre il tuo se la sta cavando egregiamente! Però concordo con Carla, forse fai un po' troppo, e non è giusto visto che a lavorare fuori casa siete due, insomma dovrebbe esserci più collaborazione da entrambe le parti! Questa cosa che sta capitando secondo me è provvidenziale per entrambi!! Dai che passa presto..coraggio!

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    1. Ho risposto sopra a Carla, ma si effettivamente le cose vanno riviste e non poco, anche perchè io sono arrivata allo stremo e ora senza partime non c'è proprio differenza tra noi due!

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  3. Mi ero persa del tuo incidente, ho letto poco nelle ultime settimane causa lavoro extra e solo ora so. Inanzitutto mi dispiace molto e' doloroso, faticoso è una rottura dover stare fermi, quindi tutto il mio appoggio morale a distanza e' per te, per il resto tu sei una forza e sei riuscita a vedere il buono di una situazione che inevitabilmente ha scombussolato tutti. Io sarei lì sul quel divano a lamentarmi e ad incazzarmi per non essere utile, e no servirebbe a niente tanto se è una cosa da fare si deve fare e punto. Di sicuro quello che fa tuo marito non è da tutti, il mio cercherebbe aiuto in ogni dove, e non so quanto riuscirebbe a gestire i figli da solo. Magari è solo un'idea e sarebbe bravissimo ma la sua dose di pazienza non è proporzionata a ciò che serve in questi casi. Potrebbe preparare un pasto veloce ogni tanto ma gestire tutto il periodo, casa e figli, la vedo dura. Spero di non doverlo scoprire mai comunque. Un abbraccio Giorgia, la tua vista dal divano e' molto bella!

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    1. Tranquilla, il mio momento di smadonnamento l'ho avuto. Ma tanto non cambia nulla. Anche imprecando, anche cercando di fare (ci ho provato eh...) proprio non riesco perchè una rottura è una rottura e il tempo è fisiologico. Quindi cerco di vedere il buono anche se sotto sotto il vedere il lento declino della decenza di casa mi fa prudere le mani. Per fortuna i miei bimbi sono bravi e vanno abbastanza d'accordo, sanno quali sono le regole e sono abbastanza gestibili. Con altri figli credo sarebbe morto! Detto questo, sono due bimbi piccoli e la dose di pazienza che ci vuole è comunque micidiale per chi non è abituato a gestirli se non nella parte ludica. Ma io lo faccio, quindi non è che faccia i miracoli...basta rimboccarsi le maniche e devo dire che si sta impegnando molto. Ovviamente non si impara tutto in 5 giorni per cui... devo essere fiduciosa...

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  4. Io Tato cercherebbe l'aiuto di tutti mandandomo al manicomio soprattutto se venisse mia suocera già se le cose non sono fatte come dico io mi incavolo figuriamoci se fossi anche in casa a vedere tutto..
    Già furono duri quel mese ol settembre scorso. ..no no non ci posso pensare. ..mo spiace tanto per il tuo infortunio spero che ci voglia meno tempo e bravo tuo marito che bene o male riesce a gestire un po tutto! Il Kindle è eccezionale!

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    1. Devo comunque fare appello al mio autocontrollo perchè tanto di cappello al fatto che si sta impegnando molto...ma in alcuni casi sembra sia vicino alla beatificazione... soprattutto per le persone più âgée...ohm......

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  5. Oddio povera: stare immobilizzata è una cosa orribile,sia per il dolore,sia perchè si pensa a tutte le cose che si potrebbero fare e non si fanno :(
    E su che domani ricomincia il palinsesto normale :)

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    1. Non vedevo proprio l'ora di ritrovare Barbara d'Urso... AHHAHAHA

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  6. Tra me e mo marito diciamo che nessuno dei due vorrebbe mai fare niente a casa...ma alla fine quella che cede sono io! E se a me capita di stare male lui non si scompone, semplicemente vive nel caos!!!!
    Pero' pretendo che si prenda tutte le incombenze fuori casa, meccanico, bollette, banca, appuntamenti con dottori, riunioni di condominio etc...

    Un mese e' lungo, al tuo lavoro gli sarà preso un colpo! Vedi i lati positivi, almeno ti riposi e leggi un po'!
    Ma come farete per portare e riprendere i bambini da scuola tra un paio di settimane?

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    1. Beh io ho anche la gestione della contabilità di casa tranne le assicurazioni...ma su quello non si transige: lo faccio io oppure falliamo!!! AHAHAH
      Per i bimbi, queste due settimane gestiremo un po' tra nonni e centro estivo. Alla fine mio Marito fa gli orari che avrei fatto io adesso che non ho più il partime, quindi correndo un po' ce la fa. Insomma, io li ho gestiti quando lui era in trasferta per cui nulla di infattibile. La settimana di inserimento all'asilo era già stata gestita con i nonni. Dall'ultima settimana di settembre vedremo come va. Loro avranno l'orario fino alle 18.30 e saranno a 400m da casa. Cercherò qualche mamma che, pagando, me li porta a casa e poi piano piano mi riprenderò. Gestiremo tutto come sempre.

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  7. la tua riflessione mi porta a farne un'altra di ben più ampio respiro: ieri sono andata con marito e figlia a trovare una vecchia amica. Mia coetanea (45 anni) 4 anni fa ha avuto improvvisamente un'ischemia. Due mesi di coma, un figlio di 12 anni, un marito con una piccola attività in proprio appena arrivata, lei dipendente di banca. Bene, ieri abbiamo festeggiato il suo compleanno con marito figlio, papà e fratelli di lei ( una comitiva di calabresi caciaroni) c on grande allegria.
    Ma.
    Non è lei. Non è la persona che ricordavo, non è la donna determinata, piena di energie, che faceva tutto e di più. E'poco più di una bambina, che pensa solo a orecchini da un euro, a tatuaggi usa e getta, che fatica e non poco a camminare, che ora che è invalida non lavora più, guarda la tv fino alle 5 del mattino e dorme fino a mezzogiorno, che per fare la lavatrice ha le istruzioni scritte , che non può essere lasciata da sola perché cerca di prendere la macchinina senza patente del figlio per andare a fare un giro.
    L'incidente di 4 anni fa l'ha resa invalida nel corpo e nella mente. E suo marito, che si appoggiava a lei in molte cose perché lei era la classica tipa che dirigeva il traffico e l'unico modo per fare le cose bene era il suo, si è rimboccato le maniche e ha preso in mano le redini della casa. Ma nonostante la stanchezza ( ovvio) e le difficoltà oggettive su tutta la linea ho visto un uomo che non ha più una moglie, ma ha due bambini, di cui uno cresce, l'altra no. E mi ha fatto riflettere, sulle barriere architettoniche, su come la vita sia ingiusta, su lui che ha 46 anni e accidenti avrebbe tutto il diritto di avere una persona con cui confidarsi e confrontarsi e non ce l'ha più perché lei ragiona a modo suo. Mi ha messo addosso una tristezza indicibile, sono arrabbiata con il destino e penso che forse se quei due mesi di coma l'avessero accompagnata verso una direzione diversa sarebbe stato meglio per tutti, per lei e per i suoi famigliari. E lo dico con la morte nel cuore. Per questo dico che si queste cose devono farci apprezzare la vita, la salute ( che quando c'è c'è...ma quando non c'è son dolori per tutti, soprattutto per gli altri) e tenerci strette le cose belle. Un abbraccio Giorgia guarisci presto!

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    1. Mamma mia, quelli sono problemi. Alla fine è la conclusione a cui sono arrivata io. Poteva essere una cosa ben più grave e permanente quindi va bene così. Se proprio doveva capitare meglio questo di altro e meglio a me che ai bambini. Meglio adesso che in inverno....insomma. Nel danno è andata più che di lusso. La cugina di una amica, dopo aver seppellito una figlia di 7 anni per una malattia metabolica, dopo aver seguito l'altra di 4 anni in un trapianto per la stessa malattia (ora pare stia bene), si è ammalata di cancro al fegato ed è morta a 40 anni, dopo soli 4 mesi dalla scoperta. Quelli sono problemi.
      Io devo solo essere paziente e non fare caso a polvere e disordine per un po'....

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