Pensieri e Parole di una di una Mamma (bis) Principiante

domenica 5 ottobre 2014

SMETTERE DI FUMARE

Io non ho mai fumato.

Nella mia famiglia fumavano e fumano praticamente tutti. I miei nonni, i miei genitori, i miei zii, mio fratello piccolo. Fumano, e tanto. 

Gli unici due che si sono salvati da questo strano vizio siamo mio fratello grande ed  io. Lui non so perchè non fumi, so che gli da parecchio fastidio.

Io so perchè non fumo.

Quando ero piccola mi affascinava il gesto del fumare, dell'accendersi la sigaretta. Ogni volta che mia mamma voleva fumare, le chiedevo di accenderle la sigaretta. Lei un po' ha sopportato, sperando che passasse, poi un giorno mi ha detto:

"Se vuoi fumare, lo devi fare come si deve. Qui c'è il tuo accendino e il tuo pacchetto di sigarette. Adesso prendi una sigaretta, la accendi e la fumi tutta"

Avevo credo 7 o 8 anni, o giù di lì.
Mi sono sentita grande di colpo.

"E come si fa proprio a fumare, mamma?"

"Metti la sigaretta in bocca e succhi forte, come se bevessi dalla cannuccia...."

Ho preso la mia sigaretta, l'ho accesa e poi ho fatto come mi aveva detto, credendo di trarne un gran piacere.
Credo che gli occhi non mi siano usciti dalle orbite solo perchè li tenevo chiusi mentre vomitavo.
Ho vomitato l'anima di questa vita e anche quelle delle prossime tre...
Ecco, da quel giorno solo l'odore del fumo mi fa letteralmente venire da vomitare.

Il fumo mi da fastidio, parecchio, credevo che mai sarei potuta stare con un fumatore.

E invece, mio Marito fuma. 
Fuma un pacchetto al giorno, mai in casa.
Se a qualcuno il fumo da fastidio lui fa attenzione.

Ma intanto, fuma.

Mi ha promesso svariate volte che avrebbe smesso. Se fossi rimasta incinta del primo figlio, poi del secondo, poi per il matrimonio e una svalangata di altre volte.
Arriva, mi consegna il pacchetto con aria seria e mi dice "Da oggi non fumo più".

Ormai so com'è il copione. Per un po' regge, ma è nervoso. Io cerco di non farlo irritare, anche per cose banali. Ma alla fine un pretesto salta fuori, litighiamo e lui fuma...per il nervoso che gli ho fatto venire io.

Quando avevo circa 20 anni, a mio padre è venuto un infarto. E' stato tre giorni in terapia intensiva e poteva visitarlo una sola persona per orario di visita. Tutta vestita con calzari, camice...Mia madre non l'ha visto per quasi due giorni, cedendo il posto di visita a noi figli.

Mi sono spaventata, parecchio. Lui non abbastanza. Dopo una ventina di giorni dal suo ritorno a casa, ha ripreso a fumare.
Un atteggiamento davvero stupido, che rimarco con lui spesso e volentieri.

Mio Marito non so se ha mai preso uno spavento tale per la sua vita, non so se capisce cosa vorrebbe dire un'esperienza del genere. Di mio non vorrei arrivare a cedere il posto per vederlo ai miei figli, senza sapere se lo rivedrei. Cioè, ovviamente lascerei il posto a loro, non sto dicendo quello. Voglio solo dire che non vorrei provare un'esperienza come quella, di nuovo.

Io non ho mai fumato, non capisco cosa voglia dire la dipendenza. Conoscendomi, se fumassi e decidessi di smettere, smetterei, ben conscia che il fatto di fumare deve essere una scelta e non vorrei che 10 cm di paglia secca "comandino" la mia volontà.

Ma non fumo e mi dicono che non posso capire.

Credo, però, che ci siano droghe molto più pesanti e c'è chi ne è uscito. Molte persone hanno smesso di fumare. Insomma, non è così impossibile.

Quella che, credo, manchi è una vera motivazione. Personale. Credo che non debba essere fatto per qualcuno o qualcosa, ma per sé stessi. Bisogna volersi bene. Il nostro corpo è l'unica cosa che ci accompagnerà di sicuro fino alla tomba. Non è sicuro per il coniuge, per i figli, per le cose materiali. 

Sicuramente per il nostro corpo, si. E vorrei che quel momento arrivasse più tardi possibile, per questo bisogna prendersi cura di sé stessi.

Non parlo solo di estetica, ma di salute, senza sfociare in mania o ipocondria. Una cura sana di noi stessi, per noi e non per altri.

Con questa nuova "promozione", mio Marito ha deciso di dare una nuova impostazione alla sua vita. Vuole prendere le cose in modo meno stressato, vuole dedicare più tempo a casa e famiglia e altre cose.
E ieri mi ha dato il pacchetto delle sigarette.
"Non ti ho ancora fatto il regalo per in nostro anniversario, eccolo"

Oggi è nervoso. 

Ho tanta paura che il copione si ripeterà immutato. La motivazione non è sufficientemente forte, perchè la motivazione non è lui in primis.
Io spero che non sia così. Spero che un giorno, finalmente, si liberi di questo vizio. 

Se un domani venissi a sapere che uno dei miei figli fuma? Credo ci resterei davvero male, non approverei per niente. Di sicuro non agevolerei la cosa, sperando in una "ribellione adolescenziale passeggera". E se così non fosse...non lo so. 

Spero non mi capiti mai. 

Di certo, mio Marito non potrebbe dirgli di non farlo, quando è stato il primo a dare l'esempio, come se non fosse niente di male.
I figli dei fumatori hanno più probabilità di iniziare dei figli dei non fumatori, questa è statistica, non una mia opinione.

Questo perchè l'esempio è meglio delle parole. E' come un genitore sovrappeso, che mangia male, che pretende che i figli abbiano, di contro, un regime alimentare sano e curino il proprio corpo e la propria salute.

L'esempio dei genitori è fondamentale! Noi siamo la loro massima guida, il loro modello (per lo più inconscio e spesso attaccato).

Se un genitore è pigro, svogliato, sporco o disordinato, mangia troppo e male sarà difficile che i figli prendano abitudini diverse.
Se un genitore al minimo mal di testa se ne sta a casa dal lavoro o non fa niente piazzandosi sul divano a lamentarsi, sarà difficile che i figli si comportino in modo diverso.
A loro certe abitudini e modi di fare sembreranno normali e lecite, perchè le hanno viste perseguire dai genitori.

Io mi rendo conto di ripetere comportamenti e azioni che ho visto fare (e spesso contrastato) dei miei genitori. Da piccoli non capisci il significato di molti gesti e prese di posizione, le motivazioni di molti no. 

Non capisci perchè, nonostante tutto, i tuoi lavorino così tanto o facciano le pulizie di casa, non lascino i piatti nel lavandino se alla sera è troppo tardi o non facciano il pisolino dopo pranzo perchè ci sono delle cose da fare.... 

Non capisci , in sintesi, perchè non seguano la strada più facile e riposante.

Poi, quando cresci, molte cose sono più chiare. Molte cose le capisci e le riapplichi, altre sono sbagliate per te e le butti.

Per fortuna, non ho preso il vizio di fumare. Sono stata sicuramente aiutata nella prova, ma ho avuto la lucidità (e la fortuna) di scindere comportamenti sbagliati da quelli giusti.

Ma se, invece, loro non capissero?

I miei bambini meritano un papà sano, in forma.
Meritano un papà per tanto tempo, che dia loro il buon esempio.

Io mi merito un Marito sano, in forma.
Io mi merito un Marito per tanto tempo.

Ma questo è in secondo piano.
Lui si merita di essere sano, in forma. 
Ed esserci per tanto tempo.
Di essere un modello sano per i bambini.

Finché questo non è chiaro, finchè 10 cm di paglia secca avranno più potere sulla sua volontà di lui, non cambierà niente. 

22 commenti:

  1. Mi piace molto questo post,dici tutte cose verissime. I figli imitano, il mio da un po chiede di "fare sport" e si mette a fare squat col padre, alla domenica fa colazione con noi al bar, cornetto alla nutella e succo e mi.dice mamma oggi si può mangiare la cioccolata vero? E io, si la domenica si, ogni tanto non fa male. Segue ciò che facciamo ed imita. Noi non fumiamo e ormai sai bene che viviamo di sport ed io anche di sana alimentazione, ultimamente sono più tranquilla meno ossessionata dal cibo e vivo tutto molto diversamente, ma questi siamo noi. Condivido ogni parola del post. Io mi drogavo, ho smesso. Fumavo, ho smesso. 4 volte prima della definitiva, ero nervosa, mangiavo di continuo, mi aiutavano tanto i lecca lecca da tenere in bocca, prova. La motivazione è tutto, io l'ho fatto anche per mio.marito che non ha mai sopportato questa abitudine, ma in primis.per me, ero già in terapia, stavo cominciando a volermi bene. È dura, molto, ma si fa. Io ne sono la prova. Anche mio suocero fumatore da una vita, analisi.che lasciavano presagire la catastrofe, niente non smetteva. Sono nati i nostri figli, quando Carlo aveva due mesi ha smesso. Smettere è possibile, forza forza!

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    1. Ovviamente il forza forza è per tuo marito, anche il.suggerimento del.lecca lecca, ti dico prova nel senso che prendili di a tuo marito di provare, che ho.scritto male sembra che mi.stia riferendo a te! Ah ah

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    2. Si si avevo capito...anche se qualche lecca lecca me lo mangerei anche io! :-)

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  2. I miei genitori fumano, credo non smetteranno mai. Uno dei miei fratelli fuma, l'altro ha fumato per anni e poi ha smesso. Il mio compagno ha fumato per molti molti anni. Quando ci siamo conoscuti fumava. Poi ha smesso, lui dice per me perchè gli sembrava brutto che dovessi sopportare questa cosa. Io non glielo ho mai chiesto. Non so però, se fossimo andati a vivere insieme avessimo avuto figli con lui che contiuava a fumare avrei sopportato.
    Ilenia

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    1. Io te lo dico in sincerità: prima di conoscere mio Marito ho sempre detto che non avrei MAI potuto sopportare...e invece sopporto anche se devo dire che davanti ai bambini non fuma e non fuma mai in casa. Però io l'odore lo sento...e mi da fastidio

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  3. L'esempio e' fondamentale ma io un paio di sigarette al giorno le fumo, non di più, e comunque lontano dagli occhi dei miei figli. A parte ciò smettere si dovrebbe per noi stessi, ma seppur minimo, non riesco ad abbandonare questo vizio di un paio di sigarette.

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    1. Forse perchè alla fine non hai mai deciso di smettere. Un paio di sigarette sono più una dipendenza psicologica che fisica. Un pacchetto al giorno, invece, credo sia dipendenza fisica...Non lo so, non avendo mai fumato non so cosa può voler dire smettere

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    2. In effetti e' l'idea di quel momento e di certo non la necessità fisica, ma forse e' peggio la prima che la seconda

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  4. mio padre fumava, ha avuto il primo infarto, bruttissimo, a 43 anni. IO ne avevo 10. L'anno successivo lo hanno operato al cuore, 3 bypass, che oggi sono una routine o quasi ma nel 1981 erano un intervento che in Italia ancora facevano in pochissimi. E' sopravvissuto anche se poi la sua è stata la vita di una persona "malata" : medicine per qualsiasi cosa 3 volte al giorno, fino all'epilogo 8 anni fa quando il cuore ha ceduto definitivamente. Aveva 69 anni. Nonostante questo mia sorella fuma e io ho fumato per anni, non tanto, 3/4 sigarette al giorno, perchè il fumo è un rito innanzitutto. Fumi per prenderti una pausa, per "rilassarti", per regalarti un momento solo per te con i tuoi pensieri. Poi 4 anni fa ricevo una telefonata: una mia carissima amica e coetanea ha avuto un aneurisma mentre accompagnava suo figlio all'allenamento di calcio: un mese di coma, un ictus, poi il risveglio e una lunghissima riabilitazione che tutt'oggi non è ancora terminata. E mi sono spaventata a morte: e se fosse successo a me? se a causa del fumare avessi avuto un malore mentre sono in macchina con mia figlia?. Ho buttato il pacchetto e non ho più fumato.Mio marito fuma, a volte più a volte meno, ma per qualche strano motivo il suo fisico da atleta non ne risente ( almeno per ora). E' un rito, da sostituire con un altro rito: salire in macchina a fine giornata e accendere una sigaretta: va sostituito con un altro rito. Non che sia facile, tutt'altro, ma è come quando ti metti a dieta, è la motivazione alla base di tutto e gli esercizi mentali in questo aiutano moltissimo, le visualizzazioni ( e tu Giorgia ne sai qualcosa). Un grosso in bocca al lupo a tuo marito da una ex fumatrice che sa bene cosa vuol dire!

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    1. Hai ragione, ma io credo che la prima cosa da fare è volerlo e volersi impegnare per raggiungere il traguardo, soprattutto!

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  5. Ciao Giorgia,io fumavo tanto e con piacere,non avevo intenzione di smettere,poi a causa di una bruttissima sinusite ho deciso di farlo,così,di botto, con il supporto del libro di Allen Karr "smettere di fumare è facile se sai come farlo",è veramente miracoloso,e lo dico con cognizione di causa: lavoro in libreria da 15 anni e di libri ne ho visti tanti,ma questo funziona,ha funzionato con me,mio fratello,mio marito e una marea di altre persone...se già non lo conoscesse regalalo a tuo marito,male non farà di certo! In bocca al lupo!Selenia

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    1. Ce l'abbiamo già...io l'ho letto e se avessi fumato avrei smesso. Lui non ha finito di leggerlo...come sempre, manca la motivazione a volerlo fare...

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    2. Allen Carr che OVVIAMENTE è morto di tumore ai polmoni. Beba

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  6. Anche io fumavo...non tanto 3/4 sigarette al giorno, poi ho pensato voglio un figlio, e mi voglio vivere questa esperienza bene!!
    mi sono fumata il pacchetto che avevo e poi piu' niente...Sono passati 3 anni...ma non nego che ci sono momenti e periodi (come questo) in cui un paio di sigarette me le fumerei proprio volentieri...perché come dice Simona sono riti momenti per te...Ma ci si puo' fare!!!E se non ce la farà...pazienza, magari riduce la quantità...io mi dico sempre che non voglio morire sana!!! ;)

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    1. A volte riesce a ridurre, ma non è che le conta quindi credo che perdendo il conto si salga di nuovo al "pacchetto" come unità di misura. Potrei capire quelle due o tre dopo il caffè...forse...
      ma dura sempre molto poco

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  7. Non so se può esserti utile, però ti racconto la mia esperienza.
    Non fumavo molto, 5 o 6 sigaretta al giorno, ma il bisogno fisico e psicologico lo sentivo eccome: se si avvicina l'ora della sigaretta e io non potevo fumarla, per qualsivoglia motivo, iniziavo a sudare, diventavo nervosa, studiavo un qualsiasi escamotage per trovare il posto e modo di accendermi una sigaretta. Il mio primo pensiero al mattino era "la sigaretta". Ho provato a smettere, soprattutto perchè ero (e sono) un'asmatica cronica: ogni volta i sintomi dell'astinenza erano inconfondibili, e terribili.
    Un giorno ho deciso, di punto in bianco, di comprare una sigaretta elettronica. Ero terribilmente scettica, ma avevo letto un articolo in cui Umberto Veronesi affermava che la sigaretta elettronica avrebbe, potenzialmente, potuto salvare milioni di vita, perchè pur non essendo un toccasana per la saluta era infinitamente meno peggio di una sigaretta.
    Ho acquistato un modello base, dicendomi che al limite avrei buttato via 50 euro. Specifico che il liquido preso era con la nicotina.
    Ora, devo premettere una cosa:
    il piacere non è lo stesso. Ma calma il bisogno, esattamente come farebbe un cerotto alla nicotina, col vantaggio che, riproducendo il gesto classico, calma anche il bisogno psicologico. Dal momento in cui ho usato la sigaretta elettronica il bisogno di quelle tradizionali si è fatto blando, non più ossessivo-malato: una voglia simile a quella che una persona a dieta può nutrire per una sacher al cioccolato. Niente a che vedere con la smania, i sudori e la rabbia che provavo prima.

    Ma la cosa di cui davvero sono grata, alla sigaretta elettronica, è che senza rendermene conto ho smesso di sentirne il bisogno: non provando più lo stesso piacere ho preso ad accenderla sempre meno. Un pomeriggio mi sono resa conto che avevo usato la sigaretta elettronica per l'ultima volta il giorno prima: avevo trascorso un'intera giornata senza mai pensare alle sigarette, tradizionali e non. E' stata la scoperta di bella di tutte: mi sono sentita libera. Carla

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    1. Gurda, avrei voluto regalargliela un po' di tempo fa ma proprio in quel periodo l'ha presa un suo collega e alla fine l'ha bbandonata. Vista l'esperienza fallimentare ha deciso di soprassedere. Devo dire che da quando è passato alle sigarette self made con il tabacco almeno puzza e quantità sono migliorate ma la comodità del pacchetto spesso prende il sopravvento...figuriamoci l'elettronica! Credo che si debba convincere lui, io non so più che armi usare...e forse è più deleterio ancora che io insista...puertroppo

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    2. Considera questo: l'elettronica si può fumare ovunque. (la maggior parte dei) Locali inclusi. Non puzza, non rimane odore nell'aria, non fa rumore. Non è la sigaretta tradizionale, questo no, ma, almeno secondo la mia esperienza, rende decisamente più facile l'abbandono. Dev'essere considerato un mezzo di transizione naturalmente...anche perchè senza una motivazione interiore forte, mi spiace dirlo, ma ha ben poche chances. Carla

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    3. Si si, fosse per me l'avrei già comprata....ma deve usarla... :-(
      avevo preso informazioni, depliant, indirizzi....niente...

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  8. Andrò a vedere il link. Il problema è che deve partire da lui, per sé stesso e non per altri motivi...io non posso né convinverlo né cambiarlo!

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  9. In proposito ho trovato per caso questo video:

    http://www.ilpost.it/2014/10/06/bambino-fumatore-esperimento/

    ps. odio il fumo anche io!

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